Collari antilupo
Da sempre faccio il pastore e in questi ultimi anni è divenuto molto complicato convivere con la fauna selvatica, in particolare con il lupo e le sue aggressioni alle greggi.
Le reti elettriche e i cani da guardiania sono validi supporti. I cani adeguatamente istruiti e preparati, fedeli collaboratori e alleati fidati sin da prima della presenza del lupo, hanno da sempre svolto egregiamente il loro lavoro.
Ultimamente trovandomi molto esposto al “rischio lupo” ho cominciato a riflettere su come proteggere i miei animali e come poter mettere in atto una convivenza tra lupo e allevamento.
Sappiamo che la pastorizia vive in equilibrio con le risorse naturali circostanti.
Proteggere le greggi significa svolgere una grande azione contro il degrado e l’abbandono del nostro territorio da sempre vocato all’allevamento ovino.
Proteggere le greggi, indipendentemente da razza, attitudine e consistenza numerica, significa mantenere viva la biodiversità di un territorio montuoso e impervio come il nostro che senza questo prezioso animale (anche in piccoli numeri) perderebbe la sua unicità. A tal proposito dovremmo avere a cuore i piccoli allevamenti in quanto custodi fondamentali del nostro territorio.
In questo contesto di riflessione ho conosciuto il biologo svizzero Federico Tettamanti e il suo sistema innovativo di collari antilupo (http://studioalpino.ch) e ho deciso di sperimentare per primo in Italia questa misura di protezione non letale!
A primavera 2023 ci siamo confrontati e abbiamo steso le linee guida su come procedere:
1_abbiamo applicato ad una percentuale del gregge i collari.
2_abbiamo osservato le reazioni dei cani da guardiania dopo aver applicato i collari sul gregge.
3_ abbiamo costruito una recinzione olfattiva virtuale con i collari in base alle distanze di pascolamento, all’intensità dei collari e al comportamenti delle greggi.
I primi dati raccolti sono confortanti e hanno dato i risultati sperati. Grazie alla sinergia nata tra noi e mossi dal forte desiderio di migliorare il contesto in cui lavoriamo e viviamo, continuiamo a confrontarci e a perfezionare l’utilizzo di questo valido metodo.
Tutto questo è documentato da foto e filmati raccolti nell’estate 2023